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domenica 9 gennaio 2011

"Un web ingarbugliato"

Il primo The Economist del 2011 ha al suo interno un articolo molto interessante che si intitola appunto "A tagled web".
Parla della nuova riforma FCC circa la "network neutrality". La network neutrality non riguarda i contenuti della rete ma il mezzo di trasmissione. Negli States è un problema molto sentito anche politicamente per la mancanza di competizione per le offerte di connettività.
Il problema principale è la "pay for priority". Significa che le compagnie potrebbero favorire il traffico di un utente che paga di più rispetto a chi paga una tariffa inferiore. L'articolo descrive la situazione attuale, dopo la riforma, e denuncia come questo problema sia stato elegantemente trascurato. Recita infatti che sono "proibite discriminazioni non ragionevoli" lasciando all'intelligenza dei provider la definizione di "discriminazione ragionevole".

Ciò su cui mi vorrei concentrare però è la situazione italiana e paragonarla a quella statunitense.

Per prima cosa l'articolo dell'Economist mette in rilievo quanto la questione regolamentata dalla FCC sia sentita politicamente e che posizioni tengono i due schieramenti. In Italia il problema della "network neutrality" non è minimamente percepito dalla classe politica. È evidente se si pensa a quanto Telecom sia stata in grado di fare il buono e il cattivo tempo. Chi sta per dire "Fastweb" non lo dica.
Secondo, ma non meno importante, problema è la mancanza di infrastrutture tali da garantire a tutti gli utenti una velocità dignitosa. In alcune zone d'Italia non arriva il segnale ADSL. Questo è solo un reminder perchè il problema è vecchio come internet.

La liberalizzazione delle reti wi-fi nelle piazze è un evento importante ma credo che sia solo un granello dell'immensa spiaggia chiamata "avanzamento tecnologico". Siamo un paese tremendamente indietro anche per quanto riguarda la connettività. Cerchiamo almeno di imparare dagli errori che gli altri stanno facendo con alcuni anni di anticipo rispetto a noi!

martedì 26 gennaio 2010

Ma in Italia c'è internet?


Sapevate che esiste un Google Lab? ... Si? ... Bene!
Sapevate che il Google Lab ha organizzato un tour in giro per il mondo? È proprio una gran figata!!!
Sapevate che Google ha pensato bene di non includere l'Italia nel tour?

Ebbene si, Google, come è accaduto per l'Android Developer Challenge, ha ritenuto che l'Italia non è degna di certi riguardi. Prima però di scagliarsi contro la multinazionale di turno io mi fermerei un attimo a riflettere e guardare in faccia la realtà di ciò che il nostro paese fa nell'era del Web 2.0.

Le infrastrutture sono quelle che sono. Internet sui cellulari lo usa il 2% (stima mia personale fatta ad occhio con una certa ironia) della popolazione e quasi nessuno sa cosa vuol dire cloud.
Vi sembra normale? A me personalmente no! Direi che è giunto il momento di darsi una bella svegliata se non vogliamo rimanere indietro per sempre.

Detto questo Google non ci fa sicuramente una bella figura visto che per quanto riguarda la telefonia l'Italia ha sicuramente un mercato redditizio pari a quello degli altri paesi. Purtroppo è sul piano dei servizi che deficitiamo.

giovedì 7 gennaio 2010

Gennaio bollente!

Dopo una breve e meritatissima vacanza passata sul suolo parigino si ricomincia con la nostra battaglia per la libertà nel software (e non solo).


Lo stato italiano finalmente ci da uno strumento importante che è la class action. Sicuramente questo strumento si andrà ad affinare ma già al giorno d'oggi ci consente di battagliare per avere dei computer senza Windows pre installato. In questo modo l'utente sarà libero di scegliere quale sistema operativo e suite da lavoro installare.

Per approfondire questo interessante argomento vi consiglio di dare una sbirciatina a ossblog.it che ha un articolo veramente ben fatto ;)

venerdì 4 settembre 2009

Microsoft non si smentisce mai!

Purtroppo a casa non ho questo "privilegio" ma in ufficio mi è stato chiesto di aggiornare Internet Explorer alla versione 8.

Appena installato ha chiesto se volevo configurarlo ed ecco che domanda fa:



In pratica ci chiedono se possono raccogliere delle informazioni sui siti che visitiamo per poi spammarci in faccia la più grossa violazione della privacy.

Per cortesia Bill non prendere in giro gli utenti. A voi le conclusioni.

sabato 25 ottobre 2008

25 Ottobre - Linux Day 2008

Pisa 25 ottobre - Una giornata un po' calda e appiccicosa ci accoglie in una Pisa in fermento per le manifestazioni sempre più forti contro il governo. Ma noi, io e la mia ragazza, siamo li per ben altri motivi: il GULP - Gruppo Utenti Linux Pisa, ha organizzato un gran bel evento per la festa nazionale dedicata al nostro pinguino.



Nella mattina si e' parlato di quanto è facile installare Ubuntu, ma ci tengo a ricordare che Gnu/Linux non è solo Ubuntu, anche se ultimamente si tende a fare questa eguaglianza.
Ma la vera festa comincia nel pomeriggio dove il primo intervento a cui abbiamo assistito trattava un tema veramente interessante: La libertà a partire dal software di Francesco Galgani.
I nostri giorni purtroppo sono invasi da brevetti sul software, una cosa che, a mio parere è completamente irrazionale. In una slide è stato addirittura mostrato come un banale sito per l'e-commerce viola almeno 20 brevetti. Un numero assurdo che dovrebbe essere nullo.

Pensate che le scuole di Bolzano risparmiano 1 milione di € utilizzando software libero. Il talk immediatamente successivo ha invece trattato un argomento molto più pratico: Il software libero e la Pubblica Amministrazione. La relatrice era Alessandra Santi.

Qui invece si è mostrato come i vantaggi che il software libero potrebbe portare alla pubblica amministrazione sono veramente a 360° con un risparmio sia economico che in fatto di tempo di informatizzazione della PA.

Nella fase finale ho seguito un interessantissimo tutorial su GTK, Glade, Python, interfacce grafiche a tempo di record. La scrittura di interfacce grafiche per il pinguino non sono mai state così facile come in questo periodo e mi riprometto di scrivere un articolo tutorial che tratti proprio questo aspetto.

Insomma un pinguino in perfetta forma in Italia che aspetta di fare il grande salto nella PA e nelle scuole di tutta la penisola.

Un ultima riga la riservo per fare i complimenti al GULP che ha organizzato veramente un bel Linux Day. Complimentoni ragazzi!!!

giovedì 25 settembre 2008

La baia torna ONLINE!!!

BERGAMO – Il tribunale del riesame ha annullato il provvedimento con cui due mesi fa la procura di Bergamo aveva oscurato dall’Italia il sito “The pirate bay”, uno dei più popolari per lo scambio gratuito di file musicali, di film e videogiochi.




E' una notizia fresca fresca dal sito del Corriere della sera, leggibile a questa pagina. Ma la notizia va avanti perchè lo scandalo sembra non aver fine:

“Faremo immediato ricorso in Cassazione per riottenere il sequestro, a nostro giudizio la violazione del diritto d’autore c’è tutta”, è la replica di Giancarlo Mancusi, il pm di Bergamo che lo scorso agosto aveva ricevuto una denuncia da parte delle Federazione italiana contro la pirateria musicale.


Ovviamente si dimenticano di cosa sono i file ".torrent" che non hanno nessuna copertura da parte del diritto d'autore. E proprio su questo punto verte la difesa.

Vorrei ricordare che comunque sulla baia vengono indicizzati anche torrent che fanno riferimento a file completamente legali poichè il meccanismo dei torrent fa si che i file si riescano a scaricare a una velocità media molto elevata quindi è molto usata per download completamente legali.

giovedì 14 agosto 2008

Di male in peggio



Solo quest'immagine per ribadire quanto siamo caduti in basso. Invece di ravvedersi e di cambiare direzione, continuano in questa stupida e inutile censura. Capiranno mai?

lunedì 11 agosto 2008

L'Italia come la Cina

Ed ecco che improvvisamente ripiombiamo nel solito terzo mondo informatico che ci contraddistigue da quando esistono i computer. (O forse anche da molto prima).



Telecom (propongo a tutti di chiamare il servizio di assistenza lunedì mattina) ha proibito l'accesso al sito PirateBay da ieri, e al suo posto compare una schermata che dice: "Firefox non è riuscito a connettersi al sito xxx".
Perchè non è riuscito?



Perchè il nostro soleggiato paese è in mano a una manica di balordi che non hanno minimamente idea di cosa significhi libertà di parola e men che meno vogliono che la gente sappia cosa vuole dire.
Innanzitutto si vogliono delle spiegazioni per un gesto così scellerato.

In secondo luogo vorrei fare i miei complimenti al nostro governo per una nuova meravigliosa figura che ci hanno fatto fare in giro per l'Europa. Dobbiamo proprio ringraziarli per questo perchè il risultato della loro inutile censura si riassume in due punti:

Fascist state censors Pirate Bay

We're quite used to fascist countries not allowing freedom of speech. A lot of smaller nations that have dictators decide to block our site since we can help spread information that could be harmful to the dictators.

This time it's Italy. They suffer from a really bad background as one of the IFPIs was formed in Italy during the fascist years and now they have a fascist leader in the country, Silvio Berlusconi. Berlusconi is also the most powerful person in Italian media owning a lot of companies that compete with The Pirate Bay and he would like to stay that way - so one of his lackeys, Giancarlo Mancusi, ordered a shutdown of our domain name and IP in Italy to make it hard to not support Berlusconis empire.

We have had fights previously in Italy, recently with our successful art installation where we had to storm Fortezza in order to get our art done. And as usual, we won. We will also win this time.

We have already changed IP for the website - that makes it work for half the ISPs again. And we want you all to inform your italian friends to switch their DNS to OpenDNS so they can bypass their ISPs filters. This will also let them bypass the other filters installed by the Italian government, as a bonus. And for the meanwhile - http://labaia.org works (La Baia means The Bay in Italian).

And please, everybody should also contact their ISP and tell them that this is not OK and that the ISPs should appeal. We don't want a censored internet! And the war starts here...


Questo è l'articolo apparso sul sito alla pagina http://labaia.org/blog/123. No, l'indirizzo non è sbagliato è proprio The Pirate Bay originale ma per ora noi poveri italiani dobbiamo passare dall'indirizzo labaia.org.
Questo è infatti il secondo punto. I nostri governatori ignorantoni forse ignorano che tutti i loro discorsi e le loro censure noi le aggiriamo perchè la libertà di parola non ce la toglieranno mai perchè " We don't want a censored internet! And the war starts here... "

sabato 26 luglio 2008

"Il wifi del vicino è sempre più veloce."

Da quando si sono visti i primi collegamenti WiFi si sono visti i primi modi per approfittarsi della connessione del vicino. Molti utenti lasciano libera la rete wireless perchè sono sbadati o non sanno che può essere protetta. Altri utenti la criptano con una chiave wep, piuttosto debole al giorno d'oggi. In ogni caso ricordiamoci che è illegale usare una wireless che non è nostra senza il consenso del proprietario.



Tuttavia stamane ho letto un trafiletto su Hacker Journal (lo so, lo so, non è il massimo in campo di riviste di informatica e di sicurezza, so che Hakin9 è meglio ma ogni tanto ci si dovrà pure svagare leggendo qualcosa di più leggero, no?) che non ha tutti i torti.

Per chi acquistasse la rivista si trova a pagina 9 del numero 156 in basso a destra:
E' ipocrita dire che è illegale. Le onde WiFi che penetrano a tradimento in casa mia con la stessa frequenza delle micro-onde sono forse legali? Molte scuole, biblioteche e luoghi pubblici si sono opposti al WiFi a titolo di precauzione. Per il momento, anche se non voglio utilizzare WiFi a casa mia, ho comunque sette reti differenti all'interno del mio appartamento...
Dunque, se queste reti WiFi entrano a casa mia, perchè non dovrei avere il diritto di utilizzarle?


Penso che appropriarsi di qualcosa che non è proprio sia un grave reato, ma per quanto riguarda il WiFi non si può essere in completo disaccordo con l'autore di questo commento che ha deciso di restare anonimo. Riflettete gente, riflettete e commentate.

martedì 25 marzo 2008

GPLv3 - A quota 2000

Stamane sono stato vegliato da una notizia alquanto piacevole.



Sul sito http://www.tuxjournal.net e più precisamente a questa pagina sono riportate le statistiche di utilizzo della licenza della Free Software Foundation, GPL, nella sua terza versione.
Si nota subito una repentina crescita della licenza che nel mese di marzo ha sfondato quota 2000. Un ottimo traguardo per una licenza molto discussa che sicuramente ha portato in primo piano temi molto attuali.

lunedì 3 marzo 2008

L'Australia e la banda larga.

Il governo australiano ha preso una seria posizione nei confronti dell'offerta ADSL nel suo paese dichiarando che verrà esteso a tutti un servizio di banda larga per accedere a internet puntando addirittura ai 25 Megabit.


Sono dichiarazioni importanti, soprattutto per quanto riguarda la banda minima garantita che sarà di 12 Mbit.
Noi siamo in campagna elettorale (chi ha detto perenne?). Consiglierei ai politici che in questi giorni parlano tanto (chi ha detto troppo?) dei loro programmi di pensare anche a questo punto nella loro superfitta agenda. Internet è un problema urgente in Italia, si rischia di restare ai paletti definitivamente nei confronti di un'Europa indiscutibilmente avanti nello sviluppo tecnologico.
Vediamo se i politici almeno si pronunceranno in questa direzione.

lunedì 22 ottobre 2007

Internet come diritto di tutti

Siamo nel 2007, la necessità di informazione è molta per tutti. Chi usa internet per lavorare, chi usa internet sotto forma di social network, chi usa internet per lo studio, chi per reperire notizie fresche. Insomma tutti, tutti i giorni, usiamo internet.
Nasce allora un quesito, dato che internet è diventato il principale canale di comunicazione, perchè non renderlo alla portata di tutti?
Mi spiego meglio, se tu compri un televisore, puoi accedere ai contenuti dei canali televisivi in maniera gratuita (se vediamo il canone rai come dovrebbe effettivamente essere visto).
Allora perchè se io compro un computer non ho internet?

La mia proposta sarebbe quella di istituzionalizzare dei punti WiFi, che già in alcune città esistono, per l'accesso a internet, svincolandoli da biblioteche o da università, in modo che chi è dotato di un portatile e di una scheda WiFi possa accedere comunque alla rete.

Proposta che sicuramente andrebbe rivista e corretta in alcuni dettagli ma che volevo sottoporre alla vostra attenzione.